PRORAGATA FINO AL 9 OTTOBRE1
Sarà Wifredo Lam il prossimo grande protagonista della nuova mostra del Museo della Ceramica di Savona dal 2 giugno al 10 settembre 2023.
Dopo il successo delle ultime due esposizioni, la personale del ceramista savonese Sandro Lorenzini e la mostra “Ho visto la Madonna!” dedicata all’iconografia ceramica della Madonna della Misericordia e della celebre apparizione al savonese Antonio Botta, il Museo della Ceramica di Savona si appresta a inaugurare un mostra dal respiro internazionale, dedicata ai grandi artisti del Secondo Novecento che hanno scelto Albisola per cimentarsi nell’arte ceramica.
Wifredo Lam, pittore, sculture e ceramista cubano, è arrivato ad Albissola Marina nel 1954 invitato da un altro grande nome dell’epoca, Asger Jorn ed è rimasto legato a questo territorio per tutto il resto della sua vita. Qui ha sperimentato la sua iconica cifra stilistica sulla ceramica, aiutato dagli artigiani locali che lo affiancavano nella produzione dei supporti (tra questo anche Giovanni Poggi, ancora oggi alla guida delle famose Ceramiche San Giorgio). Questa mostra, che si sviluppa anche al Centro Esposizioni del MuDA di Albissola Marina, mette in scena oltre 30 opere dell’artista cubano, tutte realizzate ad Albisola, tra totemismo e nuovi primitivismi. Si alternano alle opere di Lam quelle di molti altri protagonisti della fertile stagione albisolese: da Lucio Fontana a Enrico Baj, da Giuseppe Capogrossi a Roberto Crippa, da Asger Jorn a Maria Papa Rostkowska e Eva Sørensen.
Il titolo evocativo, ‘Lam et les Magiciens de la Mer’, richiama volutamente l’esposizione ‘Magiciens de la Terre’ tenutasi al Centre Pompidou di Parigi nel 1989. La mostra parigina aveva lo scopo di coinvolgere artisti provenienti dai cinque continenti, sfidando la presunta supremazia culturale occidentale, attraverso il confronto aperto a soggetti solitamente esclusi dal circuito istituzionale europeo e americano. ‘Lam et les Magiciens de la Mer’ prende spunto da questa riflessione e la trasla in un contesto – e in un luogo – molto particolari per la storia dell’arte italiana e internazionale. Siamo in quella dinamica stagione che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, vede le Albisole diventare un centro di ritrovo internazionale per artisti, critici, collezionisti e mercanti d’arte italiani ed europei; momento in cui molti pittori e scultori iniziano ad affrontare i temi del totemismo, della metamorfosi, della forza misteriosa e generatrice di miti e spiriti soprannaturali.
«È stato un momento magico per la nostra terra quello della ceramica e degli artisti nelle Albisole tra gli anni ’50 e ’70, durante il quale abbiamo svelato capacità e intuizioni insospettabili. Wifredo Lam e gli altri ‘maghi del mare’ ci aiutano a riconoscere in quel tempo la virtù dell’arte e della cultura capace di materializzare una coscienza di luogo che dobbiamo continuare a tesorizzare. Il valore artistico e i protagonisti di questa mostra gli conferiscono una caratura internazionale e contribuiscono in modo determinante a definire i nuovi orizzonti del Museo della Ceramica di Savona»: ha dichiarato Luciano Pasquale, Presidente Fondazione Museo della Ceramica di Savona.
La mostra ‘Lam et les Magiciens de la Mer. Totem, figure e segni primordiali nella Ceramica di Albisola tra gli anni ’50 e ’70, è in programma dal 2 giugno al 10 settembre 2023, nella doppia sede del Museo della Ceramica di Savona e del Centro Esposizioni del MuDA di Albissola. Il progetto è promosso dalla Fondazione Museo della Ceramica di Savona e dal Comune di Albissola Marina, con il sostegno della Fondazione De Mari, il contributo scientifico dell’Estate Lam e i patrocini del Museo Nacional de la Cerámica Contemporánea Cubana, del Oficina del Historiador, e dei Comuni di Savona e Albisola Superiore.