Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con il territorio e le tradizioni delle comunità locali.
Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi.
In Liguria, il borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) ospita il progetto Se si resta sul posto dell’artista Leonardo Meoni (Firenze, 1994), coordinato da Andrea Daffra e realizzato con il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Castelvecchio di Rocca Barbena.
Se si resta sul posto è un intervento diffuso che indaga il rapporto tra Castelvecchio di Rocca Barbena e il suo silenzio. Nato in seguito a un contatto serrato con il paese, la sua architettura e la comunità, il progetto traduce in opere d’arte alcuni elementi e forme ricorrenti, come ad esempio i passaggi angusti che danno sulle piazze, le vetrate colorate, i pieni e i vuoti, il solco dell’aratro.
Spiega Leonardo Meoni: “Bisogna restare sul posto, sedersi, attraversare varie volte i passaggi stretti, capire che prima di tutto ci sono i luoghi, poi chi li abita, comprendere che lo spazio in cui ci troviamo è stato fatto svuotando le strade e le case dai rumori inutili”.
Leonardo Meoni
Se si resta sul posto
24.06 – 24.09.23
Castelvecchio di Rocca Barbena (SV)
Piazza Cavour – Castelvecchio di Rocca Barbena
Inaugurazione: sabato 24 giugno 2023 alle ore 18.30
Conferenza stampa alle ore 11.00
A cura di Roberta Mansueto
Se si resta sul posto è un intervento diffuso che indaga il rapporto tra Castelvecchio e il suo silenzio.
Per vivere questa relazione, secondo l’artista, è necessaria una presenza ben lontana dalle visite furtive: l’ascolto e il cambio di prospettiva richiedono tempo e sono fondamentali per conoscere ritmi, relazioni e storie. Nato in seguito a un contatto serrato con il borgo, la sua architettura e la comunità, il progetto traduce in opera elementi e forme ricorrenti: i passaggi angusti che danno sulle piazze, le vetrate colorate, i pieni e i vuoti, il solco dell’aratro. Nella piazza inferiore troviamo Passaggio, una galleria percorribile che invita a osservare l’esterno attraverso vetrate dipinte a mano e orienta la vista sulla valle aperta e silenziosa; in quella superiore è installata Una luce temporanea, una “finestra” narratrice illuminata di notte. Al “Negozietto”, infine, troviamo Radicale, un velluto cangiante che ovatta e assorbe l’atmosfera, porta segni realizzati con strumenti contadini che rievocano i racconti del lavoro nei campi, della terra, del ritorno alle origini.
Opere esposte:
Leonardo Meoni, Una luce temporanea, 2023. Ferro, vetro dipinto retroilluminato, 250 x 270 x 300 cm / Piazza Torre
Leonardo Meoni, Passaggio, 2023. Ferro, legno, vetro dipinto, 270 x 150 x 600 cm / Piazza Cavour o Piazza delle Erbe
Leonardo Meoni, Radicale, 2023. Tecnica mista su velluto, 200 x 250 cm / “Il Negozietto”, Via Roma. Orario: ven – dom, 15.00 – 19.00
Ringraziamenti
Il Comune di Castelvecchio di Rocca Barbena, il Sindaco Marino Milani, La direzione artistica di FestivAlContrario, Vera Marenco e Manuela Litro, Anna e Marcello Cambi, Leonardo Rosa.
Castelvecchio di Rocca Barbena (SV), Liguria
Castelvecchio di Rocca Barbena, di soli 140 abitanti, è uno dei ‘Borghi più Belli d’Italia’. Di fondazione medievale e con il suo nome da fiaba, il piccolo centro assomiglia a un fiore di pietra sbocciato nell’alta Val Neva, composto da un imponente castello e dal nugolo di case cresciute ai suoi piedi. Costruito nel XII secolo, il castello ha rivestito un’importante funzione strategica ed è stato gravemente danneggiato nel 1672 nello scontro tra Genova e i Savoia, cui prese parte il mercenario Sebastiano Contrario, da cui il detto “essere un Bastian Contrario”. Il borgo è caratterizzato da antiche case in pietra con i portali in tufo, caratterizzate da motivi alpino-provenzali sulle cornici delle finestre, i forni, i tetti a terrazza e i sottotetti ad arco in cui si essiccavano castagne, fichi, mele e funghi. Castelvecchio è una meta molto apprezzata per la sua architettura, la prossimità al mare e i sentieri immersi in un paesaggio unico. Tra questi il Sentiero della poesia, l’antica via del Roso o il Sentiero di Ilaria, oltre al sistema naturalistico del Poggio Grande e della Rocca Barbena, con l’Alta Via dei monti liguri e la grotta Arma Veirana dove sono state ritrovate sepolture paleolitiche. Immancabile la cucina locale, con i raviolini di borragine, il coniglio allo steccadò e le frittelle di mele. Meritano una visita la collezione di ceramiche di Albissola di Ca’ del Borgo e, in estate, il FestivAlContrario che organizza concerti, spettacoli e passeggiate per valorizzare i borghi della Val Neva.
Leonardo Meoni (Firenze, 1994)
Leonardo Meoni vive e lavora tra Firenze e New York. Si è formato all’Istituto d’Arte di Siena, all’Accademia di Belle Arti di Firenze e all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui: Place Holder, Amanita, New York (USA, 2022); Ars Memoriae, Palazzo Branciforte, Palermo (IT, 2022); Break-in. Temporal displacement, The Address gallery, Brescia (IT, 2022); Cancellare Senza Permesso, Spazio Amanita, Firenze (IT, 2021); Outside of Inside of Outside, Safavi House, Isfahan (IR, 2021); Sentences, Museo Novecento, Firenze (IT, 2018).